martedì 18 dicembre 2007

Stringimi le mani - Gianni Morandi



dentro era buio
neanche uno spiffero un taglio di luce
una lampada spenta oscillava da sola in cantina
e le gambe bellissime e forti tremavano
e niente sembrava più come prima
pensa se fosse possibile alzarsi e volare lontano da qui
pensa se fosse così..

stringimi le mani fuori batte il vento
vieni alla finestra che stanotte cambia il tempo
stringi le mie mani non aver paura
lascia indietro il fondo dove l'acqua è fredda e scura
e ti aprirò il mio cuore come una casa al mare
se tu vorrai restare

dentro era buio e la solitudine prende alla schiena
e ti inzuppa alle ossa una fredda foschia
e gli occhi i tuoi occhi amarissimi asciutti pregavano
lasciami solo un minuto vai via
pensa potessimo nascere ancora pensa se fosse così
l'aria è freschissima fuori di qui

stringimi le mani
fuori passa il vento
vivi ogni minuto come fosse tutto il tempo

stringi le mie mani non aver paura
per poter volare basta un soffio d'aria pura
spalancherò il mio cuore che sia amicizia o amore
ti potrai abbandonare....
stringo le tue mani tra le mie
ti aspetto nel mio cuore
che adesso fuori piove
e si può respirare....



martedì 23 ottobre 2007

Ci vorrebbe .....



Ci vorrebbe una scuola che insegnasse ai genitori a fare i genitori.
Ci vorrebbe una scuola che insegnasse ai genitori a non sbagliare parlando con i figli.
Ci vorrebbe una scuola che insegnasse ai genitori a interpretare i pensieri dei figli.
Ci vorrebbe una scuola che insegnasse ai genitori a capire quando i figli hanno un problema.
Ci vorrebbe una scuola che insegnasse ai genitori ad essere meno apprensivi con i figli.
Ci vorrebbe una scuola che insegnasse ai genitori a non angosciarsi ed a essere una presenza di riferimento quando i figli devono affrontare delle nuove esperienze.
Ci vorrebbe una scuola che insegnasse ai genitori a …………
Purtroppo questa scuola non esiste e a volte per il troppo amore si sbaglia.

martedì 24 luglio 2007

L'amore è nell'aria





Non va’ via
Questa mia
Azzurra poesia
Non va’ via
In un mondo che non c’è
Resta mia
Dentro giorni misteriosi…….
Non va’ via
L’amore è nell’aria
Sta con me
L’estate per te
Non va’ via
E’ l’amore che torna
In mia e tua sola compagnia!
Sta con me
Questa mia
Decente melodia
Sta con me
Dentro cattedrali di luce
Non va' via
L’amore è nell’aria
Sta con te
Sorella d’estate
Non va’ via
E’ l’amore che torna
Per me, per te, a farci compagnia!
She’s coming
She’s coming
Yeah she’s coming
Se ti ascolti capirai…che
Non va’ via
L’amore è nell’aria
Sta con me
L’estate per te
Non va’ via
E’ l’amore che torna
Non va’ più via
L’amore è nell’aria
Per me, per te, a farci compagnia
Sta con me
Non va’ via…

(Zucchero - Album "Fly")


martedì 3 luglio 2007

Prendi un sorriso - Mahatma Gandhi




Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l'ha mai avuto.

Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.

Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.

Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.

Prendi il coraggio,
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.

Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.

Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.

Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.

Scopri l'amore,
e fallo conoscere al mondo.


giovedì 28 giugno 2007

E crescendo impari - Paulo Coelho





 
E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...

La felicità non e' quella che affannosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,...non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari..., la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.

Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose.......e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.

E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi, e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore, e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.

E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.

E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.

E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.

E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...

E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.

E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston.

E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.




venerdì 15 giugno 2007

Istanti - Jorge Luis Borges

(Fiordo di Oslo - foto by Dany)


Se io potessi vivere un'altra volta la mia vita
nella prossima cercherei di fare più errori
non cercherei di essere tanto perfetto,
mi negherei di più,
sarei meno serio di quanto sono stato,
difatti prenderei pochissime cose sul serio.

Sarei meno igienico,
correrei più rischi,
farei più viaggi,
guarderei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei più fiumi,
andrei in posti dove mai sono andato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.

Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente
e precisamente ogni minuto della sua vita;
certo che ho avuto momenti di gioia
ma se potessi tornare indietro
cercherei di avere soltanto buoni momenti.

Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,
solo di momenti, non ti perdere l'oggi.
Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto
senza un termometro,
una borsa d'acqua calda,
un ombrello e un paracadute.

Se potessi vivere di nuovo
comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera
e continuerei così fino alla fine dell'autunno.

Farei più giri nella carrozzella,
guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,
se avessi un'altra volta la vita davanti.

Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.




giovedì 14 giugno 2007

Lentamente muore - Pablo Neruda

(Valle d'Aosta - foto by Dany)




Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.

giovedì 7 giugno 2007

Danza lenta - David Weatherford

 
Norvegia



Hai mai guardato i bambini in un girotondo?
Hai ascoltato il rumore della pioggia quando cade a terra?
Hai seguito mai lo svolazzare irregolare di una farfalla?
Hai osservato il sole allo svanire della notte?

Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce, il tempo è breve, la musica non durerà.

Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici “Come stai?”, ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita ti stendi sul tuo letto con centinaia di questioni successive che ti passano per la testa?

Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce, il tempo è breve, la musica non durerà.

Hai mai detto a tuo figlio lo faremo domani, senza notare nella fretta, il suo dispiacere?
Hai mai perso il contatto, con una buona amicizia che poi è finita perchè tu non avevi mai avuto tempo di chiamare e dire “Ciao”?

Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce, il tempo è breve, la musica non durerà.

Quando corri cosi veloce per giungere da qualche parte ti perdi la metà del piacere di andarci?
Quando ti preoccupi e corri tutto il giorno, è come un regalo mai aperto… Gettato via.
La vita non è una corsa, prendila più piano, ascolta la musica prima che la canzone sia finita.


giovedì 31 maggio 2007

Pensa - Fabrizio Moro



 



Ci sono stati uomini
che hanno scritto pagine
Appunti di una vita
dal valore inestimabile
Insostituibili perchè hanno denunciato
Il più corrotto dei sistemi
troppo spesso ignorato
 Uomini o angeli mandati sulla terra
per combattere una guerra
Di faide e di famiglie
sparse come tante biglie
Su un'isola di sangue
che fra tante meraviglie
Fra limoni e fra conchiglie...
massacra figli e figlie
Di una generazione
costretta non guardare
A parlare a bassa voce
a spegnere la luce
A commentare in pace
ogni pallottola nell'aria
Ogni cadavere in un fosso
 Ci sono stati uomini
che passo dopo passo
Hanno lasciato un segno
con coraggio e con impegno
Con dedizione
contro un'istituzione organizzata
Cosa nostra... cosa vostra...
cos'è vostro?

 E' nostra... la libertà di dire
Che gli occhi sono fatti per guardare
La bocca per parlare
le orecchie ascoltano...

Non solo musica non solo musica
 La testa si gira e aggiusta la mira,
ragiona
a volte condanna a volte perdona

Semplicemente.

 Pensa! Prima di sparare

 Pensa! Prima di dire e di giudicare
prova a pensare

 Pensa! Che puoi decidere tu

 Resta un attimo
soltanto un attimo di più
 Con la testa fra le mani

Ci sono stati uomini
che sono morti giovani
Ma consapevoli che le loro idee
Sarebbero rimaste nei secoli
come parole iperbole
Intatte e reali come piccoli miracoli
Idee di uguaglianza
idee di educazione
 Contro ogni uomo
che eserciti oppressione
Contro ogni suo simile
contro chi è più debole
Contro chi sotterra la coscienza
nel cemento

Pensa! Prima di sparare

Pensa! Prima di dire e di giudicare
prova a pensare

Pensa! che puoi decidere tu

Resta un attimo
soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani

Ci sono stati uomini
che hanno continuato
Nonostante intorno fosse tutto
bruciato
Perchè in fondo questa vita
non ha significato
Se hai paura di una bomba
o di un fucile puntato
Gli uomini passano
e passa una canzone
Ma nessuno potrà fermare mai
la convinzione
Che la giustizia no...
non è solo un'illusione

Pensa! Prima di sparare

Pensa! prima di dire e di giudicare
prova a pensare
Pensa! che puoi decidere tu

Resta un attimo
soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Pensa!


venerdì 25 maggio 2007

C'era un ragazzo - Gianni Morandi

 


C'era un ragazzo
che come me
amava i Beatles e i Rolling Stones
girava il mondo,
veniva da
gli Stati Uniti d'America.

Non era bello
ma accanto a sé
aveva mille donne se
cantava "Help" e "Ticket to ride"
o "Lady Jane" o "Yesterday".

Cantava "Viva la libertà"
ma ricevette una lettera,
la sua chitarra mi regalò
fu richiamato in America.

Stop! coi Rolling Stones!
Stop! coi Beatles. Stop!
Gli han detto vai nel Vietnam
e spara ai Vietcong...

C'era un ragazzo
che come me
amava i Beatles
e i Rolling Stones
girava il mondo,
ma poi finì
a far la guerra nel Vietnam.

Capelli lunghi non porta più,
non suona la chitarra ma
uno strumento che sempre dà
la stessa nota ratatata.

Non ha più amici,
non ha più fans,
vede la gente cadere giù,
nel suo paese non tornerà
adesso è morto nel Vietnam.

Stop! coi Rolling Stones!
Stop coi Beatles. Stop!
Nel petto un cuore più non ha
ma due medaglie o tre...



lunedì 26 marzo 2007

Amico è - Inno dell'amicizia - Dario Baldan Bembo




E' l'amico e'

una persona schietta come te

che non fa prediche e non ti giudica

tra lui e te e' divisa in due la stessa anima

pero' lui sa, l'amico sa

il gusto amaro della verita'

ma sa nasconderla e per difenderti

un vero amico e' anche un bugiardo.


E', l'amico e'

qualcosa che piu' ce n'e' meglio e'

è un silenzio che vuol diventare musica

da cantare in coro io con te

e, il coro e' un grido che piu' si e' meglio e'

e il mio amore nel tuo amore e'.


E', l'amico e'

il piu' deciso della compagnia

e ti convincera' a non arrenderti

anche le volte che rincorri l'impossibile

perche' lui ha, l'amico ha

il saper vivere che manca a te

ti spinge a correre ti lascia vincere

perche' e' un amico punto e basta.


E', l'amico e'

uno che ha molta gelosia di te

per ogni tua pazzia, ne fa una malattia

tanto che a volte ti vien voglia di mandarlo via

pero' lui no, l'amico no

per niente al mondo io lo perdero'

litigheremo si, e lo sa lui perche'

eppure e' il mio migliore amico.



venerdì 9 marzo 2007

Maledetta primavera - Loretta Goggi

  

  
Voglia di stringersi e poi
vino bianco, fiori e vecchie canzoni
e si rideva di noi
che imbroglio era, maledetta primavera.

Che resta di un sogno erotico se
al mattino è diventato un poeta
se a mani vuote di te
non so più fare come se non fosse amore
se per errore chiudo gli occhi e penso a te.

Se per innamorarmi ancora tornerai
maledetta primavera
che imbroglio se per innamorarmi basta un'ora
che fretta c'era, maledetta primavera
che fretta c'era se fa male solo a me.

Che resta dentro di me
di carezze che non toccano il cuore
stelle una sola ce n'è
che mi può dare la misura di un amore
se per errore chiudi gli occhi e pensi a me.

Se per innamorarmi ancora tornerai
maledetta primavera
che importa se per innamorarsi basta un'ora
che fretta c'era, maledetta primavera
che fretta c'era, maledetta come me.

Lasciami fare come se non fosse amore
ma per errore chiudi gli occhi e pensa a me.

Che importa se per innamorarsi basta un'ora
che fretta c'era, maledetta primavera
che fretta c'era, lo sappiamo io e te.