mercoledì 27 marzo 2013

Vess de quii de Scinisell . . .



Finlandia 2010


Vess de quii de Scinisell
che pèschen la luna cont el restell.

Essere come quelli di Cinisello
che pescano la luna con il rastrello.

Essere uno sciocco.


Una leggenda vecchia di secoli narra che un contadino di Cinisello portò
il suo bue ad abbeverarsi nello stagno che si trovava nella piazza principale
del paese.

Nello stagno si rifletteva la luna piena che, mentre il bue beveva, venne
coperta da una nuvola.

Il contadino, vedendo sparire la luna riflessa nello stagno, pensò che il bue
l'avesse inghiottita e, quindi, lo sgozzò per prendersela.

Amaramente sorpreso per non aver trovato la luna, afferrò un rastrello e
cominciò a rastrellare l'acqua dello stagno per trovarla; in quel momento
la luna uscì dalla nuvolaglia e si rispecchiò nuovamente sulla superficie
dell'acqua.

Il contadino credette allora di aver pescato la luna dal fondo e di averla
riportata in superficie.

Da allora i cinisellesi vengono chiamati i pescaluna.


A Milano si dice così - Eugenio Restelli

        

C'era un re ... - Paulo Coelho



Spagna - 2005



C’era un re di Spagna che era molto orgoglioso dei propri antenati, ed era conosciuto per la sua crudeltà verso i più deboli.

Una volta, mentre camminava con la sua comitiva attraverso un campo di Aragón dove, anni prima, aveva perduto il padre in battaglia, incontrò un sant’uomo che frugava in un’enorme catasta di ossa.


“Che cosa state facendo?” domandò il re.


“Onore alla Maestà Vostra,” disse il sant’uomo. 


"Quando ho saputo che il re di Spagna sarebbe venuto qui, ho deciso di raccogliere le ossa del vostro defunto padre per consegnarvele. 

Invece, per quanto io cerchi, non riesco a trovarle: sono uguali alle ossa dei contadini, dei poveri, dei mendicanti e degli schiavi.”



Paul Coelho






martedì 26 marzo 2013

Se te dimanden . . .



Irlanda - foto by Dany



Se te dimanden 'me te stee
conven de respond semper
che tì te stee ben.
Te see segur de fa conten hi amis
e de fagh vegnì el fotton ai nemìs!


Se ti chiedono come stai
conviene di rispondere sempre che tu stai bene;
tu sei sicuro di far contenti gli amici
e d far venire il nervosismo ai nemici!


    

martedì 19 marzo 2013

Donna - Madre Teresa di Calcutta




Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.

Però ciò che conta non cambia:
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.

Il tuo spirito è a colla di ogni tela di ragno.

Dietro ogni linea di arrivo c'è una linea di partenza.

Dietro ogni successo c'è una delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva.


Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.

Non vivere di foto ingiallite . . .
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'è in te.

Fai in modo che invece di compassione,
ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni non potrai correre,
cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce,
cammina.

Quando non potrai camminare,
usa il bastone.
Però non trattenerti mai !



Madre Teresa di Calcutta
 


martedì 5 marzo 2013

L'ultima volta - Francesco Guccini





Quand'è stata quell'ultima volta
che ti han preso quei sandali nuovi?
Al mercato, coi calzoni corti,
e speranza d'estate alla porta,
ed un sogno che più non ritrovi.



E quei sandali duravano tre mesi,
poi distrutti in rincorse e cammino.
Quand'è stata quell'ultima volta 
che han calzato il tuo piede bambino
lungo i valichi dell'Appennino?


Quand'è stata quell'ultima volta
che ti ho vista e poi forse baciata?
Dimmi adesso, ragazza d'allora,
quando e dove te ne sei andata,
perché e quando ti ho dimenticata.



Ti sembrava durasse per sempre
quell'amore assoluto e violento.
Quando è stato che è finito in niente?
Perché è stato che tutto si è spento?
Non ha visto nemmeno settembre.

 Quando è stata quell'ultima volta
che hai sentito tua madre cantare?
Quando in casa, leggendo il giornale,
hai veduto tuo padre fumare,
mentre tu ritornavi a studiare?


In quei giorni ormai troppo lontani
era tutto presente e il futuro
un qualcosa lasciato al domani,
un'attesa di sogno e di oscuro,
un qualcosa di incerto e insicuro.



Sarà quando quell'ultima volta
che la vedi e la senti parlare?
Quando il giorno dell'ultima volta
che vedrai il sole nell'albeggiare
e la pioggia ed il vento soffiare
ed il ritmo del tuo respirare
che pian piano si ferma e scompare.



Francesco Guccini - L'ultima Thule