Padre, voglio saper chi è villano.
Figlio mio, se pensi ad un uomo
che prega col cappello in mano
mentre inginocchiato invoca Dio,
pensi a chi piange
bestemmia, poi chiede perdono
mentre asciuga il suo sudore
e carezza spighe di grano,
quello ha il titolo di "Villano ".
Se vedi colui che ha il sorriso
mentre raccoglie grappoli dorati
o piange o si dispera
per le delusioni dell'umano,
prende gli attrezzi da lavoro
con la forte e callosa mano
o si siede in mezzo al campo
quando la fatica tormenta le sue membra
poi ritrova sempre la sua forza,
quello figlio mio è il "Villano ".
Se conosci un uomo
che del trifoglio ama il profumo,
che ama l'aroma del fieno,
che ama produrre frutti profumati,
che ama la tranquillità e la pace,
che ama la sorgente pura
e la rugiada al nascere del sole,
allora, figlio mio sei al cospetto
del figlio che di Dio è il prediletto:
a quell'uomo puoi stringere la mano
perché ha il nobile titolo di "Villano".
Monumento realizzato in Piazza della Repubblica a Pitigliano